Workshop: Nexon, Francia

Progetto RoundTrip

Workshop: Nexon, Francia

Dal 7 al 16 Settembre 2023 ha avuto luogo in Francia, a Nexon, il workshop che ha coinvolto i 5 giovani artisti selezionati con la call. Un percorso di formazione esperienziale tenuto dall’artista Martin Palisse (giocoliere, regista) e Stéfan Kinsman (acrobata della ruota Cyr, scrittore e regista).

Durante questa master class, è stato fatto un lavoro volto al fornire agli artisti strumenti che consentano loro di sviluppare il proprio linguaggio artistico al servizio della drammaturgia circense, sulla base di due schemi teorici triangolati:

– Acrobata / Apparato / Spazio-Tempo

– Tecnica / Pratica / Composizione

I docenti dicono “Abbiamo lavorato per insegnare come gli artisti di circo acquisiscono una tecnica legata al loro attrezzo e, successivamente, come attraverso un processo di individualizzazione dei gesti tecnici, essi sviluppano la loro abilità per arrivare alla composizione (a partire da questa stessa pratica)”.

Un lavoro che consiste quindi nel saper organizzare in modo personale la scrittura drammaturgica facendo delle “andate e ritorni” tra il lavoro tecnico circense, lo sviluppo di una pratica personale e la composizione coreografica.

Per quanto riguarda la composizione, ci si è basati in particolare sul concetto di “Less is more”, che è emerso nel XX secolo come rivoluzione estetica nel campo dell’arte e si contrappone alla classica scrittura circense basata sull’aggiunta del maggior numero di elementi in una costruzione che va dal più semplice al più complesso. L’approccio “Less is more” ha portato a un profondo cambiamento nel modo di scrivere il circo, affidandosi sulle qualità di resistenza dell’acrobata piuttosto che sull’esplosività, sulla trasformazione attraverso la ripetizione di un gesto primario per una sottile evoluzione in fasi successive. Un lavoro che richiede pazienza e che quindi proietta l’artista del circo sul lungo termine.

Questo si basa sull’architettura compositiva della musica minimalista (in tutti i generi) e sugli sviluppi delle arti visive all’inizio del XX secolo. Un metodo basato sull’osservazione approfondita delle evoluzioni acrobatiche di alcuni degli artisti che hanno rivoluzionato le discipline circensi negli ultimi 20 anni. Ciò richiede una vera e propria decostruzione del modo in cui pensiamo alla tecnica, alla pratica, e come deve essere intesa la composizione, ma ha il pregio di permettere a ogni artista del circo di distinguersi dagli altri.